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ANCE Pavia News

22 Gennaio 2020

Intervista al Presidente di Ance Pavia Dott. Ing. Alberto Righini: E' necessario sbloccare gli appalti. Servono infrastrutture e regole certe per le gare

Ance Pavia

La Provincia Pavese 22 Gennaio 2020 Ripartono i cantieri in provincia di Pavia. I costruttori: ora sbloccate gli appalti. Il presidente di ANCE Pavia in pressing sulla politica: "Servono infrastrutture e regole certe per le gare".

Un + 2,4 per cento di occupati nel 2018 rispetto all'anno precedente, poco più di tremila lavoratori nel settore in tutta la provincia. Il settore delle costruzioni edili dà segnali positivi, dopo anni di trend negativo.

Alberto Righini, presidente provinciale di Ance (Associazione nazionale costruttori edili) può bastare questo per dire che la crisi è alle spalle?

"Usare la parola ripresa forse è un po' eccessivo. Diciamo che c'è un segnale timido, ma positivo".

Come giudica i livelli occupazionali attuali?

"Do un semplice dato per far capire meglio la situazione che stiamo vivendo. Storicamente, cioè da circa una trentina d'anni in qua, gli occupati nel settore edilizio non erano mai andati sotto i 4000 in media. Negli anni del boom, grosso modo nel 2006, avevamo toccato i 7500 occupati. Oggi, che registriamo una leggera ripresa rispetto al 2017, siamo a quota 3100. Un po' poco per parlare di ripresa.
Se vogliamo fare un'analisi, dobbiamo dire che siamo caduti così in basso che questo leggero segnale positivo può essere interpretato come una tenuta del mercato, più che altro.
Speriamo che il peggio sia alle spalle, almeno".

A cosa è dovuta la sofferenza del settore, secondo lei?

"Non c'è un motivo solo, ovviamente. Paghiamo in parte anche la crisi di altri settori contigui, come quello immobiliare e bancario anche.
A livello locale scontiamo anche il problema delle infrastrutture legate alle condizioni di strade e ponti.
La normativa legata agli appalti pubblici in Lombardia cambia dicontinuo. E si gioca sempre al ribasso.
Questo non giova alle imprese serie e favorisce invece l'immissione sul mercato di società 'opache'.
Il che significa lavoro nero e altre irregolarità che penalizza chi opera con trasparenza e serietà. E più aumentano regole e balzelli, più c'è la tendenza ad uscire dal sistema".

Servono gli incentivi varati dal governo, come bonus facciate, incentivi e detrazioni?

"Tutto serve, per carità. Ma non è la soluzione reale per uscire davvero dalla crisi. Anche se, ammetto, questo governo ha cercato di fare più di altri.
Manca ancora la volontà di tutelare le micro e le piccole imprese. E gli enti pubblici pagano troppo lentamente".

Qual è la sua previsione per ilfuturo?

"Chi fa l'imprenditore lo deve essere per forza, ottimista. Ma il lavoro di qualità nel settore edile deve tornare ad essere la priorità.
Abbassare i prezzi non è la strada giusta per creare vera e nuova occupazione. Noi abbiamo sulle spalle anche un ruolo sociale non solo imprenditoriale, non dimentichiamolo: ci deve essere alla base la voglia di creare un'occupazione reale, rimanendo sul nostro territorio".

 

Intervista a cura di Giovanni Scarpa.

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